Il cross selling rappresenta una strategia di vendita il cui fine è quello di proporre al cliente che ha già comprato un prodotto dell’azienda, degli altri servizi od oggetti realizzati dall’azienda stessa. In tal caso, le proposte accessorie assumono il ruolo di complementari. L’obiettivo di questa strategia è quello di vendere di più, offrendo al cliente la possibilità di acquistare dei prodotti extra oltre a quelli di base.
Un valido esempio di quanto detto si può riferire all’acquisto di un smartphone. In tal caso, lo smartphone rappresenta l’oggetto di base a cui vengono aggiunti dei prodotti complementari come la possibile custodia, il vetro protettivo, un dispositivo di ricarica extra, delle cuffie e così via. Tale strategia di vendita funziona estremamente bene proprio nel caso degli oggetti che si comprano di rado, ma che, al contempo, necessitano di vari extra.
Il cross selling ha anche un altro obiettivo e in particolare mira a consolidare ulteriormente il rapporto con il cliente finale che spesso acquista più prodotti nella stessa fase. Non semplicemente si aumentare la profittabilità dell’operazione, ma si cerca anche di fidelizzare il cliente.
Non bisogna confondere il cross selling con l’up selling. In quest’ultimo caso, l’azienda non propone dei servizi o prodotti aggiuntivi, ma una versine superiore del prodotto di base. Per esempio, qualora il cliente acquistasse un iPhone 6, l’azienda gli potrebbe proporre un iPhone 7 fornito di alcuni accessori. In tale caso il guadagno puro per l’azienda può essere maggiore che nel caso del cross selling.
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