Come fatturare a un cliente? Un giovane imprenditore o professionista potrebbe trovarsi in difficoltà quando è il momento di emettere la sua prima fattura. Anche la semplice compilazione del documento fiscale può destare delle perplessità tecniche iniziali ma è solo questione di abitudine, dopo un po’ come fatturare alla tua clientela diventerà un procedimento alquanto meccanico. Quindi, niente paura!
Se anche tu sei un giovane professionista alle prime armi e vuoi sapere come fatturare ad un cliente, in questo articolo ti spiegherò innanzitutto cos’è una fattura; poi vedremo assieme i vari passaggi per compilare, voce dopo voce, un esempio di fattura fiscale ed infine parleremo di fatturazione elettronica.
Cos’è una fattura
La fattura è un documento fiscale che ogni imprenditore, venditore, produttore, libero professionista o lavoratore autonomo titolare di Partita IVA deve obbligatoriamente emettere per dimostrare al Fisco la vendita di prodotti, servizi o prestazioni. Con la fattura, il titolare della Partita Iva ha il diritto di riscuotere il denaro che gli spetta in seguito all’avvenuta vendita di merci o di servizi.
Esempio di fattura
Di seguito ti riporto un esempio grafico di fattura che puoi utilizzare come modello per le fatture fiscali che manderai ai tuoi clienti.
Nell’esempio sottostante, come puoi vedere, è inserita la voce aliquota IVA al 22%; se sei un libero professionista a regime forfettario dovrai eliminare questa voce dal tuo modello di fattura perché, saprai già che fiscalmente, non puoi addebitare l’IVA ai tuoi clienti.

Un consiglio che posso darti è quello di conservare sempre una copia della fattura originale che mandi al cliente. Avrai una testimonianza a tuo favore se, per esempio, il cliente non evade la fattura nei termini prestabiliti. Generalmente, come per tutti i documenti legalmente validi, ti consiglio di conservare le copie delle fatture che redigi e invii per almeno dieci anni, dopodiché puoi anche disfartene perché perdono il loro valore legale.
Come si compila una fattura
Vediamo ora insieme come compilare una fattura partendo dall’intestazione. In alto a sinistra dovrai inserire:
- il tuo nome
- il tuo cognome
- il tuo indirizzo
- il tuo codice fiscale
- il numero di Partita IVA
- i tuoi recapiti telefonici, i vari indirizzi email e l’indirizzo di posta elettronica certificata PEC
Se, invece, sei il titolare di una società dovrai compilare la parte in alto a sinistra con:
- nome della società e ragione sociale
- logo dell’azienda
- l’indirizzo, specificando la via e il numero civico, il CAP e la Provincia
- il numero di telefono della società e il numero di Fax
In alto a destra della fattura dovrai immettere:
- la data di emissione della fattura, cioè il giorno in cui la emetti al cliente
- il numero della fattura: si tratta di un numero crescente che ogni anno riparte dal numero uno (ad esempio: fattura n. 1 dell’anno 2021, poi fattura n. 2 del 2021, fattura n. 3 del 2021 e così via…)
- l’indirizzo di fatturazione cioè il nome e il cognome del destinatario della fattura oppure il nome della società, l’indirizzo con via, numero civico, codice di avviamento postale e provincia, eventuali recapiti telefonici, Fax e indirizzi email.
Come completare invece la parte centrale della fattura? Qui dovrai inserire una descrizione degli articoli venduti o della prestazione che hai effettuato. Nel caso di prodotti, quando li descrivi inserisci anche il codice del singolo prodotto e l’EAN (quando è possibile). Nel caso di una prestazione o servizio, descrivi la tipologia di lavoro svolto. Completata la prima colonna a sinistra della griglia, non ti resta che compilare anche la colonna degli importi singoli.
Nella parte in basso della fattura, andrai a calcolare il subtotale cioè il prezzo complessivo dei prodotti senza IVA. Dopo il calcolo dell’imponibile, andrai a sommare la percentuale di IVA. L’IVA è al 22% per la maggior parte dei prodotti e servizi, fanno eccezione gli alimenti che hanno un’imposta d’IVA al 4% e i farmaci che hanno una percentuale di imposta sul valore aggiunto variabile in base alla tipologia di farmaco. Andrai a calcolare eventuali sconti alla voce “altro” ed infine il totale della fattura cioè la cifra che il destinatario della fattura deve versare.
Quando una fattura non riporta la data di scadenza si sottintende la scadenza a trenta giorni. Se si vuole specificare una scadenza differente, bisogna scriverlo in fattura.
Infine, può esserti utile anche indicare le modalità di pagamento: tramite bonifico, contanti o assegno. In caso di pagamento tramite bonifico, specifica gli estremi del conto corrente vale a dire l’IBAN e la banca.
Fatturazione elettronica: obblighi e vantaggi
La fatturazione elettronica è una modalità completamente digitale di emissione di fattura. Fatturare in modalità elettronica è diventato obbligatorio in Italia a partire dal 1° gennaio 2019 tuttavia l’obbligo non sussiste per tutte le categorie di Partite IVA. Non sono obbligati alla fatturazione elettronica, ma possono continuare ad emettere fatture cartacee:
- i titolari di Partita IVA a regime forfettario;
- i medici e gli operatori del settore della sanità;
- le farmacie
- le società sportive a livello dilettantistico
- piccoli produttori del settore agro-alimentare
La fatturazione elettronica, per professionisti ed aziende, ha sicuramente il vantaggio di una maggiore trasparenza nel processo di emissione del documento fiscale. Un altro vantaggio della fatturazione automatizzata è quello di agevolare un processo di dematerializzazione dei documenti, evitando lo spreco di carta.
All’inizio, la fatturazione elettronica ha arrecato non pochi disagi ai titolari di Partite IVA che hanno dovuto adeguarsi a questa modalità interamente digitale ma con l’ausilio di siti come Aruba e App come FatturAE, messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, la fattura elettronica oggi è alla portata di tutti con un click.