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Per caratteristiche personali, quando lavoro “abbasso la testa e vado avanti” parlo, discuto, cerco di informare gli altri su una cosa utile anche per loro, dare spunti di riflessione… cosa che ho fatto anche sul differenziarsi nei motori di ricerca.
Impegnato nel lavoro, non mi sono accorto che da un’altra parte, stava nascendo “l’imitazione della differenziazione nei motori di ricerca”.
Ne nasceranno tante, perchè essendo un seo specialist più impegnato operativamente che nel sociale, non ho molta autorevolezza. e di conseguenza, capisco che fa più tendenza condividere altri concetti che nulla hanno a che fare con il differenziarsi. Piuttosto che dire in pubblico: oh! ma sai che Roberto Varriale sta facendo davvero una bella cosa? In privato non si contano quelli che me lo dicono, e non vedendo la stessa interazione in pubblico, penso al gomblotto dei cinesi.
Non voglio parlare di questo, ma, di come questo tentativo di “rubare mercato” senza essersi scervellati a creare una strategia credibile, possa essere un vantaggio per il soggetto differenziato e uno svantaggio per chi vuole approfittarne “gratuitamente e senza dare riconoscimenti pubblici e privati”.
Il posizionamento di marca difende le tue quote di mercato
Nel business si dice che non esistano regole, e proprio per questo, se vuoi fare business eticamente come me senza dar fastidio agli altri, hai bisogno di creare una strategia che ti difenda dall’assenza di etica possibile dei tuoi concorrenti.
Per capire questo concetto, devi sapere assolutamente dove nasce l’idea di BRAND.
Il brand, la brand, il marchio, non nasce nel business ma dal bisogno di marchiare le mucche nei diversi ranch. (qui condivido il concetto espresso da Marco De Veglia).
Il bisogno di tale azione, non era nel far “acquisire notorietà alle mucche” o al ranch, o di farle “sembrare migliori o più utili”, ma quello di “differenziare la provenienza dell’animale” per evitare che “fosse confusa con altre provenienze“. Da qui gia si capisce che il concetto che sta alla base della differenziazione, è proprio quello della presenza di un’altra entità dalla quale differenziarsi. In assenza di un’altro elemento dal quale distinguersi dunque, non può esistere la parola “differenziazione”.
In assenza di qualcuno rispetto al quale differenziarsi, CADE in modo anche poco elegante, qualunque concetto che utilizza il termine “differenziazione” che non si basa sulla concorrenza, sul diverso DA…
Nel web marketing, il concetto di differenziazione, può e deve avvenire soltanto in presenza del brand positioning.
Ed è qui che casca l’asino, perchè ha solo due strade da percorrere:
- non associare il concetto di brand positioning alla seo
- associare il concetto di positioning alla seo
Quando chi sceglie di attaccare il tuo posizionamento sfruttando come un’attributo la parola “differenziarsi, differenziazione”, associando alla seo il concetto del positioning, spinge il tuo brand nella mente delle persone.
Quando chi sceglie di attaccare il tuo posizionamento sfruttando come un’attributo la parola “differenziarsi, differenziazione”, senza associare il brand positioning alla seo, spinge il tuo posizionamento, e sta parlando di un’altra cosa.
In pratica, chi sceglie di attaccarti, o di non attaccarti e sfruttare la propria visibilità per far suoi dei TUOI concetti, deve solo scegliere di che morte morire commercialmente.
Non devi muoverti di un millimetro
Capisco che quando accadono determinate cose, il sangue può offuscare il cervello, ma il mio consiglio è quello di non muoverti di un millimetro dal tuo posizionamento di marca, che hai studiato ed applicato.
E’ il tuo concorrente (o chi si crede tale) che sta entrando nel tuo spazio, ed è lui che ha solo tre scelte da fare:
- Cambia il suo posizionamento nel mercato
- Lascia perdere
- ti riconosce i meriti
Quando decide che la tua strategia (che hai pensato e creato tu), è davvero una “figata pazzesca”, potrà scegliere di modificare un po il suo posizionamento di marca. Facendolo senza le dovute “competenze”, senza aver dimostrabilità di ciò che dice, si catapulta in una cosa che secondo me gli conviene molto poco. Soprattutto se il suo brand positioning è forte. Rischia di rendere fuffa il concetto precedente e quello successivamente abbracciato agli occhi del proprio target.
Quando decide di lasciar perdere, ritorna in un rapporto con la propria concorrenza, più etica, cosa che non può fare altro che giovare al proprio business.
Quando ti riconosce i meriti, beh! significa che è diventato un’altra persona dunque non ci spererei.
Differenziarsi nei motori di ricerca è uno scacco matto ai competitors (Video)
Differenziarsi, è un metodo potente per evitare che persone prive di competenze specifiche possano attaccare le tue quote di mercato.
Questo perché, in qualunque modo parlerà dei tuoi concetti, non potrà farlo in assenza di ciò che sono le caratteristiche distintive e proprie del posizionamento di marca. Ovvero, per essere differenti, devi per forza essere diverso da qualcuno.
In sintesi, se si parla di differenziarsi e differenziazione nei motori di ricerca, puoi farlo solo inserendo il concetto del brand positioning all’interno del processo seo.
E pensaci, se qualcuno lo fa, sta spingendo il mio posizionamento, se lo fa in assenza delle caratteristiche proprie del posizionamento di marca, sta palesando la sua mancanza di competenze specifiche, ovvero sta raccontando fuffa marketing.