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Le entrate pubbliche rappresentano l’insieme delle risorse di cui lo Stato dispone per far fronte alle spese pubbliche che vengono individuate dai Bilanci. Le entrate pubbliche si suddividono essenzialmente in due macrocategorie: entrate tributarie ed extratributarie.
In particolare, le entrate tributarie, che comprendono tutti i tipi di tributi, ossia imposte, tasse e contributi, a carico di persone fisiche e di organizzazioni (imprese, associazioni, consorzi ecc.).
Le entrate tributarie sono particolarmente importanti in quanto, insieme al debito pubblico, i tributi costituiscono la principale fonte di entrata pubblica e di finanziamento delle spese pubbliche. Le entrate tributarie rappresentano prestazioni pecunarie versate dai contribuenti a favore di un’ente pubblico (Stato, Comune ecc.) per far fronte a spese di vario genere. Si suddivono in: imposte, tasse e contributi.
Imposte
Quando si parla di tributi, la prima categoria in cui ci si imbatte è quella delle imposte.
L’imposta è infatti un prelievo coattivo di ricchezza, che grava sui contribuenti e che risulta utile a coprire una serie di spese relative ad opere e a servizi pubblici. Generalmente sono utilizzata dallo stato per spese di ordine pubblico, amministrazione della giustizia e sanità. I caratteri principali delle imposte sono quindi:
- Coattività, in quanto i contribuenti le pagano obbligatoriamente, indipendentemente dalle loro richieste e dall’effettiva fruizione;
- Sono finalizzate alla copertura di servizi pubblici generali, quindi non consentono di risalire a chi ne fruisce;
- Non sono correlate alla fruizione, infatti non è necessario che chi le versa fruisce del servizio reso.
- Le imposte inoltre, possono a loro volta essere suddivise in: erariariali, locali, ordinarie e straordinarie.
- Le imposte erariali sono quelle riscosse dallo stato, mentre quelle locali sono riscosse dagli enti pubblici territoriali.La distinzionetra ordinarie e straordinarie invece, è dovuta alla periodicità del versamento: quelle ordinarie infatti, sono quelle versate periodicamente, mentre quelle straordinarie sono versate occasionalmente.
- La più grande suddivisione però avviene con le imposte dirette ed indirette.
- Le imposte dirette sono quelle che colpiscono il reddito e il patrimonio (irpef, ires e irap), mentre quelle indirette colpiscono ilreddito effettivamente speso o investito (iva, imposta di registro, imposta di bollo).
Imposte dirette
Irpef
L’irpef rappresenta l’imposta sul reddito delle persone fisiche ed è probabilmente l’imposta più importante del nostro sistema tributario. Si tratta di un’imposta progressiva in quanto la percentuale aumenta in base all’incremento del reddito.
Ires
Ires. L’ires è l’imposta sul reddito delle società, che a differenza dell’irpef non è veriabile. Infatti prevede un’aliquota fissa, che attualmente è pari al 24%.
Irap
Irap. L’irap è invece, l’imposta regionale sulle attività produttive. Si tratta infatti di un’imposta locale, ovvero di competenza delle regioni, indeducibile sia ai fini Ires che ai fini Irpef.
Imposte indirette
Iva
L’iva, cioè l’imposta sul valore aggiunto, è un’imposta indiretta che si calcola sulla cessione di beni e servizi. Può essere a debito (quella risultante dalle vendite) o a credito (risultante dagli acquisti). La differenza costituirà l’iva da versare. Attualmente, nel nostro paese, è pari al 22%, con due aliquote ridotte del 10% e del 4%.
Imposta di bollo
Imposta di bollo. Si tratta di un’imposta indiretta che i consumatori sono dovuti a pagare, che grava sui conti correnti e sui conti di deposito. Viene inoltre applicata anche su fatture e libretti postali.
Imposta di registro
Imposta di registro. L’imposta di registro fa parte del mondo delle imposte indirette e rappresenta un’imposta richiesta dallo stato nel momento in cui si devono registrare degli atti.
Le tasse
La tassa rappresenta una prestazione pecuniaria obbligatoria, cioè un corrispettivo versato dal contribuente alla Pubblica amministrazione per ottenere il servizio pubblico speciale che ha egli ha richiesto. Il servizio pubblico si definisce speciale, quando è a domanda individualizzata, ovvero che consente di risalire al contribuente che lo ha richiesto, come nel caso dei servizi scolastici, universitari e giudiziari. I principali caratteri delle tasse sono:
- Non coattività, in quanto i contribuenti le versano solo se richiedono un servizio di loro interesse;
- Sono finalizzate alla copertura di servizi pubblici speciali, cioè consentono di risalire a chi ne usufruisce;
- Sono correlate alla fruizione, in quanto chi le versa fruisce del servizio richiesto e reso.
- Le tasse possono anch’esse essere suddivise in categorie.Possono infatti essere: amministrative, industriali, giudiziari ed ecologiche.
- Le tasse amministrative sono quelle versate per ottenere atti amministrativi (residenza, cittadinanza o passaporto), mentre quelle industriali sono utili per lo svolgimento di attività economiche quali licenze e brevetti. Le tasse giudiziarie sono invece le tasse utilizzare per coprire le spese relative ai processi, mentre quelle ecologiche sono utili alla tutela dell’ambiente, come ad esempio, le ecotasse volontarie per compensare le emissioni di anidride carbonica.
Contributi
Il contributo fa riferimento anch’esso a una prestazione pecuniaria obbligatoria a carico di chi però, trae un vantaggio da opere o da servizi pubblici generali. L’opera per cui è versato il contributo infatti, non è a domanda individualizzabile, ma è realizzata nell’interesse dell’intera collettività. I contributi sono proporzionali al reddito del lavoratore dipendente e del lavoratore autonomo. Per quanto riguarda i dipendenti, i contributi risultano essere in parte a carico del datore di lavoro e in parte dei lavoratori stessi e su esso viene applicato il principio di automaticità delle prestazioni. I contributi inoltre, si caratterizzano per alcuni importanti aspetti:
- Sono coattivi solo per alcuni contribuenti, infatti solo chi trae effettivamente vantaggio è obbligato a pagarli;
- Sono finalizzati alla copertura di opere e servizi pubblici generali, in quanto coprono opere e servizi pubblici destinati alla collettività, ma che avvantaggiano solo alcuni soggetti passivi;
- Sono correlati alla fruizione dell’opera, chi li versa infatti fruisce necessariamente dell’opera o del servizio reso.
- I contributi, possono generalmente suddividersi in due importanti categorie: contributi per oneri di urbanizzazione e contributi previdenziali/assistenziali.
- I contributi per oneri di urbanizzazione sono versati dal concessionario, cioè da chi richiede una concessione edilizia, e sono utili alla realizzazione di opere e servizi fondamentali all’area e all’ambiente.
- I contributi previdenziali e/o assistenziali, sono versati dai lavoratori dipendenti (in parte a carico loro, in parte a carico del datore di lavoro) e dai lavoratori autonomi e sono utili al conseguimento di varie prestazioni assistenziali e previdenziali (sanitarie, pensionistiche ecc.).